L'operazione non può essere annullata
Vi siete mai trovate nella situazione di pensare che la vostra vita sia completamente sbagliata? Un singolo errore, enorme, madornale si ma sempre singolo ti ha cambiato la vita completamente, ed è vero "ognuno è artefice del proprio destino" quindi non si può incolpare nessuno se non se stesso, ma non è questa la cosa più difficile da superare ,non poter dare la colpa a qualcuno, al destino, al caso ma solo alla persona che vedi riflessa allo specchio? Quando sei artefice del tuo stesso male andare avanti non è facile e ti arrabbi, nella mente appaiano tutte gli scenari che i "se" e i "ma" creano, e ti vedi felice accanto all'uomo che ti rendeva tale, ma ( e questo è l'unico MA che il tempo accetta perchè indietro non puoi andare) accanto a lui c'è lei, lei che dal tuo passa falso , dalla tua curva presa male, dalla tua caduta ho vinto il primo posto, lei che ha lui, lei che adesso ha tutto... e tu rimani li a terra ad osservare ciò che hai perso. Adesso tutto è sbagliato perchè adesso tu l'unica posto che puoi occupare è lì dietro il palco ad elemosinare un po' del suo tempo, un po' delle sue attenzioni, perchè, anche se non è giusto, corretto, e il riflesso allo specchio ti fa ribrezzo, stare senza di lui non è possibile e accetti, dal suo tutto di diventare il suo altro.... Tutto sbagliato....
Non prova Gioia, ma nemmeno Tristezza, se è per questo. E come potrebbe? Ha tutto, non le manca nulla; nemmeno più la serenità, che proprio oggi ha ritrovato. Eppure non riesce a provare Gioia, ma piuttosto un senso di falsa consolazione, nel sentirsi ripetere che non c'è il sole ma, a ben guardare è pure meglio, tanto dobbiamo stare tutti in casa. Ma lo sappiamo già, lo sappiamo da tempo e, per certi versi, ci abbiamo pure fatto un'abitudine piuttosto serena. Per tutti questi motivi, chiede solo di essere lasciata in pace. Nella sua Calma senza Gioia...
Quale è il segreto di quelle persone che hanno tanti amici Che hanno sempre compagnia intorno Le attenzioni di molti, l'amicizia di alcuni Ma che non soffrono mai il dover passare un'intera giornata senza parlare con qualcuno Che non conoscono la tristezza di non avere nessuno che ti contatti anche solo per sapere come stai o cosa fai Ad ogni nuova fase della vita, nuova scuola, nuova città o nuovo lavoro, la speranza è di una svolta Di trovare nuove persone per cui essere importanti Di trovare una compagnia O addirittura un'amicizia E invece, ad ogni nuova fase, non cambia niente Tutto immobile e silenzioso Nell'anonimato più assoluto Nella solitudine più pesante Nella sempre più opprimente convinzione dell'inadeguatezza di me a questo mondo
È perfettamente consapevole del fatto che ciò che sta per scrivere sfiora il terribile. Eppure, non mi va di biasimarla più di tanto, perché so quanta fatica le è costata finora rimanere in silenzio. Dopo questa doverosa premessa, può dire che sì, prova Rabbia per i giudizi a cui lui viene costantemente sottoposto. Certo, sia chiaro che lui, se solo lo volesse, saprebbe ben difendersi e che, se non lo fa, significa che vive bene in quella situazione. Da parte sua, poi, c'è un'altra considerazione da fare: la sua Rabbia, non è assolutamente dettata da false speranze, ma piuttosto dal constatare come, almeno una parte del Mondo non sappia apprezzare come merita il suo essere così attento agli altri...
Oggi finalmente sono uscito di casa e ho visto delle persone in carne ed ossa. Abbiamo organizzato il rientro dei bambini alle attività - caro governo, non farci scherzi - Poi ho incontrato un amico e mi sono aperto con lui. Mi ha fatto davvero bene. Avevo bisogno si sfogarmi a voce e non su tastiera. In serata ho parlato con più gruppi e abbiamo cercato di trovare un filo in questa matassa disordinata. Che il 2021 porti veramente qualcosa di buono?
Avete presente la versione Disneyana di Aladin? Non potendo chiedere al Genio di esaudire un desiderio amoroso, Aladin gli chiede di trasformarlo in un Principe. Ma la sua vita non è una favola ed è per questo che, oggi ha capito, ancor di più, che non ha senso provare Tristezza, per gli Amori non corrisposti perché, così come il verbo Amare non vuole l'imperativo, allo stesso modo sa di non potersi mostrare diversa da com'è, nella speranza che lui posi su di lei uno sguardo differente.
Ma come si fa? Come si fa a 17 anni a stare rinchiusi in questa "nuova normalità"? Sono esausta, ma d'altronde chi non lo è? Mi manca abbracciare, mi manca il contatto fisico, gli scherzi, la vicinanza, il calore umano, la leggerezza, la tranquillità, mi mancano le chiacchierate, le feste, mi manca ballare, cantare a squarciagola, mi manca il "posso assaggiare?", il "vuoi un po'?". Stiamo perdendo l'umanità, stiamo diventando dei cazzo di pigri con una scusa già pronta. Dov'è il mettersi in gioco? Il buttarsi? Il "prof dai, ci fa andare almeno fino all'uscita?" Il "vieni alle macchinette a prendere la merenda?" Il "ci mangiamo un gelato?" Ho paura che non tornerà mai la quotidianità.
Avete mai quella strana sensazione che vi manchi qualcosa? Io dimentico un sacco di cose, infatti giro con un blocchetto di post-it e sul cellulare apro più l'app delle note che il registro chiamate 🤣 Oggi ho fatto tutto quello che mi ero segnato, ma ho ancora la sensazione che manchi qualcosa. Il mio sesto senso ci azzecca sempre, ho paura di scoprire cosa manca!
Riparte da dove ieri il pensiero si è interrotto e lei nemmeno se ne ricorda il motivo. L'unica parola rimasta è obiettivo. Ma è perfettamente consapevole che anche una sola parola può aprire nuovi discorsi potenzialmente Infiniti. E questo perché, a mente lucida ha capito che ci vorranno mesi prima di arrivare alla conclusione di quel discorso. Parole a cui si aggrappa con tutte le sue forze, pur di non sentire fastidiosi rumori di sottofondo.
Aspetto il giorno in cui potrò attivare la spunta "gravidanza" sull'app del calendario.